Poeta greco. Fu annoverato da Aristotele tra i poeti della commedia antica.
Tuttavia più che con le commedie (tra le quali si cita una
Filina), acquistò fama con le parodie, composizioni letterarie che
traevano motivo di riso dal travisamento dei versi imitati e da facezie, scherzi
e scurrilità. La più importante delle sue parodie fu la
Gigantomachìa, giunta a noi solo in frammenti (V sec. a.C.).